Friday, October 10, 2014

VINCENT SS15









Ballarò, la Vucciria e i mercati popolari, il periodo a cavallo tra gli anni ‘40 e ‘50, i fuochi d’artificio delle feste estive  sono il vociare grafico e stilistico entro cui la collezione si muove e realizza le sue suggestioni.
La Sicilia contemporanea nelle sue bellezze nascoste e preziose e con i suoi stereotipi quasi fiabeschi caratterizzano una silhouette sinuosa, attillata, esclusivamente verticale, che da una sensualita tersa, chiaroscurata nei pizzi, si evolve in un’androginia ricercata che prende in prestito dal guardaroba maschile tessuti e soluzioni. 
La Vucciria di Guttuso eÌ l’ispirazione per il tubino, capo passepartout, disegnato con uno spregiudicato cut-out orizzontale nel sottoseno: una finestra talvolta sottolineata da contorni scintillanti che interrompe le superfici fluide conferendo loro un nuovo sfogo in un bacino di pelle emersa come un isolotto. 
I nodi, feticcio della collezione, caratterizzano la maggioranza dei capi: nei top d’organza lattiginosa abbracciati sul seno da due corni di taffettaÌ pastello; nelle gonne dove declinati uno sotto l’altro brani di fazzoletti annodati realizzano una gabbia che custodisce e valorizza i fianchi; sulla clavicola nei monospalla cangianti o nei turbanti decorati con cristallizzazioni di paillettes, jais e caboches, detonano un gioco pirotecnico di luci, volumi e colori. 
I tessuti si alternano nei pesi e nelle misure, e nella costruzione dell’outfit concretizzano una serie di sincretismi scenici: la grisaglia maschile e il gessato incontrano l’organza laddove la mano costruisce lo stereotipo della “bedda picciotta”, con mini o longuette annodate sul davanti e portate su maxi bluse d’organza leggera. Le tasche, da elemento funzionale, vengono portate a galla come una baschina nella loro semplice struttura per diventare un vezzo esterno: in pizzo materico e tridimensionale, decorate da minuscoli scintillii di pietre e beads frantumano la luce in centinaia di sfumature di colore festoso, in una ragnatela arcobaleno che scompone e regala un nuovo senso di luminositaÌ. Chiffon e organza, shantung di seta, creÌpe satin e maroquin le note di testa; croccante taffettà pastello e pizzi macrameÌ le note di cuore; la grisaglia e i pinstriped maschili il fondo. FESTA, la nuova it bag della maison, raccoglie e decanta tutte le suggestioni illuminando ogni outfit con il brillio fragile delle luminarie accese di cristalli e pietre acriliche. Luminarie festose anche per le stampe, fragili e delicate, frutto di una collaborazione con Alessio Bruno. Effluvi che attraversano riverberi che vanno dal bianco “caratino” all’arancio zucca e all’ambra, dal giallo mostarda all’oro, dal verde pino al nero intenso passando per il taupe, per un profumo che giunge da un’isola lontana chiamata Sicilia.